domenica 8 gennaio 2012

Il nostro Natale.

Il nostro Natale, il Natale della nostra mitica generazione, quando il benessere c'era ma si pensava a quando si era stati più poveri e allora tutto si pacava, assumeva un'aspetto semplice, unico, quel sapore di Natale di una volta, di quando eravamo bambini, di quando il Natale profumava ancora di pino fresco. Non avevamo le fantasiose luminarie di adesso, le strade erano illuminate poco, ed era proprio quel poco che colmava completamente i nostri cuoricini, ci appagava più di qualsiasi altra cosa e rendeva l'atmosfera ancora più fantastica. Ricordo il fumo dei caminetto che si espandeva nell'aria, camminando per le stradine si veniva letteralmente avvolti da quell'odore che si attaccava ai vestiti e si mischiava al profumo di mandarini che mangiavamo avidamente, mentre ci si spruzzava il succo della buccia sugli occhi. Si avvertiva chiaramente l' Avvento,si partecipava alla novena che quando finiva era già buio, i tipici canti di Natale....ancora, nel risentirli, mi emoziono. I giorni precedenti il Natale spesso i bambini si fermavano a lungo di fronte alla " Magica" vetrina del negozio di Mario Ligas, unico negozio di giocattoli del paese sulla strada principale, che ha fatto sognare intere generazioni. Mi ricordo che stavo tanto tempo, appiccicata alla vetrina ad ammirare il magnifico lavoro di decorazione, un paradiso dei giocattoli, unico e magnifico. Quando arrivava il 25 Dicembre si andava a sentire la messa, i canti di noi bambini si levava in alto, tutto era luce e sorrisi e a messa finita, già con lo stomaco brontolante per l'appetito, la festa poteva cominciare. L'aria nel paese profumava di arrosto, chiaro segno di una giornata importante. Nelle tavole ogni bontà, i ravioli fatti in casa, l'arrosto con le patate, i dolci e i mitici mandarini. Mi ricordo della letterina di promesse che mettevo a tavola, sotto i piatti dei miei genitori, bei propositi scritti in bella grafia. Ricordo ancora il profumo della bambola nuova che mi aveva portato la  Befana, mi stordiva quel profumo, la gioia era immensa e la sorpresa anche. L'odore di fuliggine del caminetto spento, dove io immaginavo si fosse calata la vecchia signora per lasciarmi il regalo, si mischiava al profumo del nuovo giocattolo.... tutto era bello, anche il freddo. L'albero di Natale profumava di bosco e quel profumo riempiva la casa per diverse settimane! Le decorazioni, ricche di perline e stagnola colorata mi incantavano e, l'intermittenza delle lucine sull'albero, accompagnavano festosamente quei magnifici giorni di festa, semplici e carichi di emozioni uniche, le emozioni di una bambina che ha vissuto la festa  con le persone più importanti, i suoi genitori che le hanno regalato tanti Natali fantastici.... questa bambina, non potrà dimenticarli mai. 

1 commento:

  1. Anche io ho questi ricordi... chissà se i bimbi di adesso li avranno? Io spero di farli avere ai miei, un giorno...

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